Borsa, la Cina spinge l’Europa.

Posted by: raf on: 4 marzo 2009

• In: Economia
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Il via libera all’ingente piano del governo cinese in aiuto all’economia del gigante asiatico ha spinto al recupero tutte le Borse europee, che hanno registrato una forte corrente di acquisti soprattutto nel finale di seduta. L’indice Dj stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha chiuso in crescita del 3,89%, con la piazza azionaria di Francoforte in evidenza grazie a un aumento finale di oltre cinque punti percentuali. In rialzo oltre il 4% Parigi, Amsterdam e Stoccolma, di più di tre punti Londra, di oltre due Milano e Zurigo mentre la più cauta è risultata Madrid.

Chiusura in netto rialzo anche per Wall Street. Dopo le compensazioni il Dow Jones sale del 2,23% a 6.875,84 punti, il Nasdaq composite avanza del 2,48% a 1.353,74 punti, mentre lo S&P 500 segna un progresso del 2,38% a 712,87 punti.

Piazza Affari ha visto gli indici chiudere nettamente in positivo: S&P/Mib +2,47%, Mibtel +2,41 per cento. Rimbalzo ancora maggiore nel resto d’Europa dopo tre sedute consecutive di flessione: +5,4% Francoforte, +4,7% Parigi, +3,8% Londra. A Madrid +1,91% per l’Ibex35 l’1,91%, a Zurigo +2,42% per lo Smi, ad Amsterdam +4,45% per l’Aex. Il rimbalzo, tuttavia, è da ascrivere maggiormente a un riflesso degli investitori, corsi ad acquistare sui nuovi minimi raggiunti nelle ultime settimane.

Il quadro delle piazze finanziarie del Vecchio continente era stato anche rasserenato dalla partenza positiva di Wall Street, galvanizzata dal dato sull’indice Ism dei servizi, salito a gennaio oltre le attese, e dal rialzo del prezzo del petrolio dopo il dato sulle scorte Usa, ma guidata anche dalle aspettative per il nuovo piano di rilancio dell’economia cinese (la borsa di Shanghai ha chiuso in rialzo del 6,12%). In effetti a registrare le performance migliori sono stati i titoli minerari. A Londra Kazakhmys è balzata del 19%, Antofagasta del 15% e Bhp Billiton del 12%. Brillanti anche le case automobilistiche: Daimler +9,8%, Bmw +9,6%, Renault +7,1%.

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