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Crack Lehman e i suoi segreti !
Posted 23 settembre 2008
on:8 Giugno 2007
Cade Wall Street, perde il 2%. Sulle banche che hanno cartolizzato circa il90% dei mutui subprime, inizia a persare la crisi del Real Estate.
L’Anatomia del Disastro:
1) Il basso costo del denaro che fa caratterizzato l’era di Greenspan, facilita l’emissione di mutui a basso interesse. Le banche sicure di tutelarsi mediante cartolarizzazioni, erogano prestiti senza valutare la solvibilità dei mutuatari.
(Un piccolo esempio sono stato a Las Vegas 5 anni fa, vidi un venditore di auto,i clienti acquistavano l’auto ed iniziavano a pagare la prima rata dopo 4 anni. Vi rendete conto che casino hanno combinato questi americani ? Ecco le conseguenze.
2)
Con i tassi cosi’ bassi si assiste all’esplosione dei mutui della casa, (la borsa inizia correre). I prestiti garantiti da Fannie Mae e Freddie Mac i colossi nel housing market raggiungono la cifra astronomia di 5.3 triliardi di dollari a giugno 2007.
3)
Il sistema si inceppa quando iniziano ad aumentare i tassi di interesse, con conseguente aumento delle rate dei mutui, cosi’ iniziano le insolvenze. Nel frattempo i prezzi delle case iniziano a scendere. Primi problemi per le emissioni garantite dal real estate.
4)
I mutuatari hanno visto le rate mensili aumentare verso l’alto, aumentano i pignoramenti. Con il valore delle case che diminuisce il pignoramento non riesce a recuperare la somma erogata.
La crisi dei mutui aumenta a vista d’occhio.
5)
I mutui attraverso la cartolarizzazione sono stati divisi in titoli Abs, Cdo, che diventano titoli di scarso valore. Carta che però è finita in carico in moltissime istituzioni finanziarie. Il contagio si allarga a macchia di olio, e contagia il mercato monetario e finanziario.
Il 9-9-08 vediamo i Titoli delle maggiori banche quanto valevano:
Titolo Var.giornaliera Var. inizio anno
Lehman: -45% -88,20%
Merril Lynch: -10% -53%
Citigroup: -7,10% -35,4%
Goldaman Sachs: -4,75% -25%
Morgan Stanley: -7% -23,80%
Mentre il 7-9-08 il governo americano nazionalizza Fannie Mae e Freddie Mac, ed inietta nel mercato 100 miliardi di dollari. Vengono licenziati gli amministratori delle 2 società.
13-14-9-08 Fallisce Lehman
Il tesoro nega qualsiasi aiuto alla Banca, nonostante ci fossero 2 banche pronte ad acquistarle, in quanto gli amministratori non sanno quantificare l’esposizione nei prodotti venduti. Vengono licenziati 13 mila dipendenti dalla sera alla mattina. ( Invece Alitalia…………).
14.9.08 Bofa compra Merrill Lynch.
Tramonta una storica firma di Wall Street. Con un’acquisizione di 50 miliardi di $, Bank of America, fondata da Amodeo Giannini, acquista Merrill. Nasce un colosso finanziario che avrà in gestione 2500 miliardi di asset. E’ la vittoria della banca commerciale retail sull’investment bank di New York.
Nel frattempo il petrolio scende ed arriva a quotare circa 95$, ed il cambio euro/$ scende a 1-44.
Adesso viene il bello, secondo me, l‘America svaluta la sua moneta in quanto ha un debito elevato, con questa crisi ha aumentato il suo debito, (vedi il fondo salva imprese, ha nazionalizzato le perdite), quindi dovrà svalutare ancora la sua moneta. Infatti basta vedere il balzo dei cambi da giovedi ad oggi. Però cosa succede, se vi ricordate il petrolio è arrivato a quotare 130-140$, con un cambio di 1, 56 sull’euro, allora se devono svalutare la moneta, per contenere il debito, aumenterà il prezzo del petrolio ? Questa correlazione avrà un disastro mondiale, il cane che si mangia la coda.
Stati con grandi disponibilità economiche, andranno in aiuto all’ America, per evitare il collasso mondiale.
E’ il sistema di quando una persona è indebitata fino al collo, e chiede aiuto a chi ha disponibilità. Che succede……………… ?
La Cina, India, compreranno l’America.
Aspetto Vs commenti in merito.
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Rimborsi “Lehman Brothers”
Posted 23 settembre 2008
on:L’onda lunga della bancarotta Lehman Brothers, sta trascinando polizze assicurative, obbligazioni, index linked, nel baratro dell’insolvenza.
Imprese e risparmiatori, stanno facendo i conti con quanto costerà ai loro bilanci le perdite di questo nuovo crack.
In Italia ci sarebbero circa 1,6 miliardi di titoli venduti dalla banca americana, alla clientela retail, 5 emissioni comparivano nella lista dei bond sicuri di Patti Chiari. Aqueste vanno aggiunte le polizze che fungono da sottastante nele polizze di assicurazione, e quelle inserite nei portafogli dei fondi comuni di investimento. Adesso iniziano le cause dai vari enti a difesa del consumatore, alcune polizze sono state comprate anche quando iniziavo ad essere pericolose, ( se il titolo Lehman perdeva 20%, 30%, 60%, come poteva essere venduto ) ?
L’iniziativa servirà alle banche e le compagnie di assicurazioni che hanno venduto le stesse a trovare una soluzione conciliativa.
Unipol sul tema dei rimborsi ai sottoscrittori sembra avere generato più imbarazzi e colpetti di tosse che consensi tra i management delle altre compagnie coinvolte nel collocamento delle Index Linked targate Lehman Brothers.
Ieri i vertici della compagnia delle cooperative sono intervenuti sulla vicenda e il suo presidente Carlo Salvatori ha parlato di un’esposizione complessiva per 100 milioni chiarendo anche che «il rischio è spalmato su un arco di tempo da quattro a sette anni – e ha aggiunto – è difficile capire se altre compagnie si muoveranno nella direzione dei rimborsi. Non c’é stato nessun coordinamento – fa sapere Salvatori – abbiamo agito nel nostro ambito, in una logica di responsabilità sociale. Non parliamo di demagogia, ma di fatti». Quindi Unipol ha confermato che nella tutela dei risparmiatori, rimborserano il capitale a scadenza.
Un coordinamento che sembra invece essere caldeggiato da Fausto Marchionni amministratore delegato di Fondiaria Sai che ha distribuito le Index World Titans50 e che risulta esposta verso Lehman per 37 milioni di euro. Marchionni fa sapere che si tratta «Di un problema che coinvolge l’intero sistema e che come tale va affrontato. Occorre che le compagnie decidano di tenere tutte insieme un comportamento univoco». Se ne deduce, dunque, che del problema possa essere investita direttamente l’Ania, l’associazione che raggruppa le compagnie assicurative. E se Ennio Doris patron di Mediolanum si è esposto in prima persona rendendosi disponibile ad agire per la tutela dei sottoscrittori delle sette polizze DiPiù Money collocate dai consulenti di Mediolanum, gli altri protogonisti hanno una posizione improntata all’attendismo.
Così fonti vicine a Cnp Unicredit, collocatrice di Artemide Capital, tengono a chiarire che le polizze in questione sono da riferire esclusivamente a clientela ereditata da Capitalia. Per il resto, affermano fonti vicine a UniCredit: «La valutazione del danno e la possibilità di eventuali recuperi è legata indissolubilmente all’esito della procedura del Chapter 11, alla successiva determinazione degli attivi e alle modalità di cessione di eventuali rami d’azienda. Solo dopo che saranno chiariti questi aspetti sarà possibile sapere quale sarà il vero impatto sulle polizze in questione».
Sì perché il problema principale della valutazione delle perdite è legato all’asset principale: la stima dell’attivo della società emittente. Cioè Lehman: la garante ultima degli investimenti. Quanto a Ras, oggi Allianz (Polizza Superbonus 5+5) punta tutte le sue carte sulla trasparenza nella comunicazione ai clienti della situazione. Spiegano fonti vicine ad Allianz: «Gli altri gruppi hanno preferito sospendere ogni giudizio e attendere. Congelare la situazione quasi ad aspettare che le cose si chiarissero da sole.
Allianz hanno preferito continuare a tenere sotto controllo la situazione proseguendo a dare al pubblico, aggiornandolo, il prezzo delle polizze index Superbonus III e Superbonus 5+5 II. Riteniamo infatti che il modo migliore per dare un segnale di continuità sia quello di mettere i nostri clienti nella condizione di sapere come si evolvono le cose». Quanto a Bcc Vita che ha collocato tre polizze di questo tipo con scadenze 2010 e 2011, sembra più intenzionata a giocarsela sul piano legale, magari coinvolgendo qualche studio statunitense che possa dare battaglia direttamente sul suolo americano.
«Stiamo ancora valutando la tipologia degli interventi da fare e abbiamo conferito un mandato a uno studio internazionale che ci possa aiutare a quantificare il danno effettivamente riportato». Sembra, però, che il gruppo assicurativo delle banche di credito cooperativo non si sia fermato a questo. «Abbiamo – affermano infatti fonti vicine alla compagnia – e allo studio alcune operazioni di carattere alternativo, come l’emissione di nuove polizze, e altre iniziative la cui fattibilità è da verificare. Il tutto è finalizzato a tentare eventuali azioni di recupero da parte dei nostri clienti».
Importante viene in aiuto il TUF: Testo Unico della Finanza del 2005, è stato introdotto l’obbligo della banca di rispondere per i bond venduti nell’ultimo anno prima del default.
Mentre le altre compagnie Zurich, Assimoco, Axa ad oggi non ha lasciato alcune info in merito.
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