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Rimborsi “Lehman Brothers”
Posted 23 settembre 2008
on:L’onda lunga della bancarotta Lehman Brothers, sta trascinando polizze assicurative, obbligazioni, index linked, nel baratro dell’insolvenza.
Imprese e risparmiatori, stanno facendo i conti con quanto costerà ai loro bilanci le perdite di questo nuovo crack.
In Italia ci sarebbero circa 1,6 miliardi di titoli venduti dalla banca americana, alla clientela retail, 5 emissioni comparivano nella lista dei bond sicuri di Patti Chiari. Aqueste vanno aggiunte le polizze che fungono da sottastante nele polizze di assicurazione, e quelle inserite nei portafogli dei fondi comuni di investimento. Adesso iniziano le cause dai vari enti a difesa del consumatore, alcune polizze sono state comprate anche quando iniziavo ad essere pericolose, ( se il titolo Lehman perdeva 20%, 30%, 60%, come poteva essere venduto ) ?
L’iniziativa servirà alle banche e le compagnie di assicurazioni che hanno venduto le stesse a trovare una soluzione conciliativa.
Unipol sul tema dei rimborsi ai sottoscrittori sembra avere generato più imbarazzi e colpetti di tosse che consensi tra i management delle altre compagnie coinvolte nel collocamento delle Index Linked targate Lehman Brothers.
Ieri i vertici della compagnia delle cooperative sono intervenuti sulla vicenda e il suo presidente Carlo Salvatori ha parlato di un’esposizione complessiva per 100 milioni chiarendo anche che «il rischio è spalmato su un arco di tempo da quattro a sette anni – e ha aggiunto – è difficile capire se altre compagnie si muoveranno nella direzione dei rimborsi. Non c’é stato nessun coordinamento – fa sapere Salvatori – abbiamo agito nel nostro ambito, in una logica di responsabilità sociale. Non parliamo di demagogia, ma di fatti». Quindi Unipol ha confermato che nella tutela dei risparmiatori, rimborserano il capitale a scadenza.
Un coordinamento che sembra invece essere caldeggiato da Fausto Marchionni amministratore delegato di Fondiaria Sai che ha distribuito le Index World Titans50 e che risulta esposta verso Lehman per 37 milioni di euro. Marchionni fa sapere che si tratta «Di un problema che coinvolge l’intero sistema e che come tale va affrontato. Occorre che le compagnie decidano di tenere tutte insieme un comportamento univoco». Se ne deduce, dunque, che del problema possa essere investita direttamente l’Ania, l’associazione che raggruppa le compagnie assicurative. E se Ennio Doris patron di Mediolanum si è esposto in prima persona rendendosi disponibile ad agire per la tutela dei sottoscrittori delle sette polizze DiPiù Money collocate dai consulenti di Mediolanum, gli altri protogonisti hanno una posizione improntata all’attendismo.
Così fonti vicine a Cnp Unicredit, collocatrice di Artemide Capital, tengono a chiarire che le polizze in questione sono da riferire esclusivamente a clientela ereditata da Capitalia. Per il resto, affermano fonti vicine a UniCredit: «La valutazione del danno e la possibilità di eventuali recuperi è legata indissolubilmente all’esito della procedura del Chapter 11, alla successiva determinazione degli attivi e alle modalità di cessione di eventuali rami d’azienda. Solo dopo che saranno chiariti questi aspetti sarà possibile sapere quale sarà il vero impatto sulle polizze in questione».
Sì perché il problema principale della valutazione delle perdite è legato all’asset principale: la stima dell’attivo della società emittente. Cioè Lehman: la garante ultima degli investimenti. Quanto a Ras, oggi Allianz (Polizza Superbonus 5+5) punta tutte le sue carte sulla trasparenza nella comunicazione ai clienti della situazione. Spiegano fonti vicine ad Allianz: «Gli altri gruppi hanno preferito sospendere ogni giudizio e attendere. Congelare la situazione quasi ad aspettare che le cose si chiarissero da sole.
Allianz hanno preferito continuare a tenere sotto controllo la situazione proseguendo a dare al pubblico, aggiornandolo, il prezzo delle polizze index Superbonus III e Superbonus 5+5 II. Riteniamo infatti che il modo migliore per dare un segnale di continuità sia quello di mettere i nostri clienti nella condizione di sapere come si evolvono le cose». Quanto a Bcc Vita che ha collocato tre polizze di questo tipo con scadenze 2010 e 2011, sembra più intenzionata a giocarsela sul piano legale, magari coinvolgendo qualche studio statunitense che possa dare battaglia direttamente sul suolo americano.
«Stiamo ancora valutando la tipologia degli interventi da fare e abbiamo conferito un mandato a uno studio internazionale che ci possa aiutare a quantificare il danno effettivamente riportato». Sembra, però, che il gruppo assicurativo delle banche di credito cooperativo non si sia fermato a questo. «Abbiamo – affermano infatti fonti vicine alla compagnia – e allo studio alcune operazioni di carattere alternativo, come l’emissione di nuove polizze, e altre iniziative la cui fattibilità è da verificare. Il tutto è finalizzato a tentare eventuali azioni di recupero da parte dei nostri clienti».
Importante viene in aiuto il TUF: Testo Unico della Finanza del 2005, è stato introdotto l’obbligo della banca di rispondere per i bond venduti nell’ultimo anno prima del default.
Mentre le altre compagnie Zurich, Assimoco, Axa ad oggi non ha lasciato alcune info in merito.
Fino a lunedi 15-9-08, (mattina) su Patti Chiari http://www.pattichiari.it/, il sito che controlla la bontà degli investimenti proposti dalle banche italiane, diceva che i titoli venduti e proposti da Lehman erano buoni. Poi solo in seguito alla dichiarazione di fallimento, si emette un comunicato che i titoli non sono buoni.
Noi paghiamo questa istituzione per fare cosa, per dormire, per giocare a monopoli ?
Ma chi ci lavora presso Patti Chiari ? Dei Bambini, di 5 anni, giocano a Monopoli, pensano di giocare a monopoli con i soldi di carta ?
Se Lehman ha perso il 90% del suo valore in borsa prima del default, che cosa vuole dire questo ?
I controllori, che cazzo fanno, dormono, prendono solo lo stipendio senza fare una mazza. Queste persone andrebbero fucilati. Vediamo i loro risparmi come vengono investiti !!!
Ormai Lehman ha venduto ovunque questi derivati, il salvataggio di AIG, è un fatto grave, cosa significa ?
Aig, ha grosse perdite, grandissime perdite. In pratica assicura contro il fallimento delle banche da determinati eventi, se falliscono troppe banche, non ha i soldi per coprire. Mica ci vuole uno scenziato per capire cosa è successo.
Ho letto un libro di un premio Nobel: ECONOMIA DELLA TRUFFA di Galbrait. Leggetelo prima di investire i vostri soldi.
RIcordate, Voi avete i soldi ed andate in banca con l’auto, chi vi consiglia di investire in Banca va in treno.
Cercate di capire cosa voglio dire……., non è una mia invenzione o affermazione, ma un’ affermazione W.Buffet. (Il II uomo più ricco del mondo ).
Comprate solo bot, cct, etc. La Domenica sul sole 24 ore nelle ultime pagine, viene indicato quanto vale un euro investito in azione, in bot, obbligazioni, etc in un arco di tempo di 5 anni, vedete chi guadagna di più ?
Fatemi sapere.
Ultima cosa, in Banca ci sono solo venditori. Non c’è professionalità come un medico, notaio, architetto, geometra, avvocato, chi sbagli paga. I signori in Banca giocano a monopoli, sono solo dei venditori.
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