Khongkong's Weblog

Posts Tagged ‘crisi economica

Austria peggio dell’Italia. Stando ai dati dei CDS (credit default swap), misurano il grado di rischio di fallimento di un soggetto, in pratica assicurarsi contro il rischio di fallimento.

Mettono in evidenza un premio per assicurarsi 255,8 punti base in più rispetto al bund quinquennale per Austria, Italia 187,30. Nel mese di ottobre tale premio per l’Italia era di 82.

Tutte le varie difficoltà delle varie banche pesano sul rischio paese.

Cosa strana ancora una volta il rating delle Agenzie di rating per l’Austria è tripla A, anche per l’Italia il rating non è cambiato.

Mentre aumenta il premio per assicurarsi.

A tutti coloro che leggono questo post, chiedo 2 miniuti di attenzione.

1) Siamo tutti in difficoltà economiche, riflettiamo su questo punto. Sia il commerciante che vende poco, sia l’impiegato che non arriva a fine, sia l’ imprenditore vende poco, problemi con le banche.

2) Quante persone hanno rate di mutuo, prestiti, pagate in ritardo, da  pagare ?

3) Quante banche, finanziarie hanno prestato soldi più del dovuto, adesso ?

4) Le banche sono i pesci grandi che vengono aiutati, mentre i piccoli vengono trascurati.

5) Gli italiani soffrono in silenzio, è giusto ?

6) Avete mai ascoltato Radio Radicale ? Rimmarrete stupidi in merito agli interventi dei politici, non hanno senso, parlano senza obiettivi, non fanno proposte concrete, criticano, è facile dire di No.

7) I politici in Parlamento sono circa 500 e guadagnano circa 10000,00 euro al mese: 500 x 10000,00= 5000000,00 euro x 12 = 60000000,00 sessanta milioni di euro.

8) Con questi numeri, secondo voi perchè non si diminuiscono almeno del 50% lo stipendio, ed aiutare chi ha bisogno?

9) Aiutate chi sta meglio di Voi, o chi sta peggio di Voi ?

10) Vogliamo farci rispettare, vogliamo far valere il NOSTRO VOTO, Vogliamo far capire che il nostro voto vale più dell’ORO.

Vogliamo Iniziare, a Svegliarci !

Aspetto Vs risposte, per iniziare.

Se non lasciate un commento, non avete il sangue nelle vene, vivete nel mondo dei sogni.

Destra e Sinistra: sono tutti uguali. Ho votato Pdl, facciamoci sentire dal governo !!!!

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Tokyo – Un finale da tregenda. Chiusura di settimana da dimenticare per le principali Borse di Asia e Pacifico, in controtendenza con lo slancio finale di Wall Street della vigilia che aveva chiuso a +2%. Tokyo ha lasciato sul campo il 9,6% (affondata dal calo della Sony, che ha drasticamente ridotto anche le stime per l’intero esercizio), Seul il 10,5% e Hong Kong il 4,66%. E l’Europa si prepara a un nuovo venerdì nero. Apertura in forte calo per le principali Borse del Vecchio Continente penalizzate dal crollo dei listini asiatici.

L’Europa in rosso Cadono in chiusura di settimana i listini europei, sulla scia del tonfo delle borse asiatiche e con i future su Wall Street in ribasso. Mentre avanza lo spettro della recessione che inchioda i titoli del comparto industriale per i timori sui risultati di fine anno, cedono ancora le banche e segna il passo l’energia dopo il tonfo delle quotazioni del greggio. L’indice Stoxx 50 relativo ai titoli maggiormente capitalizzati dell’area dell’euro lascia sul campo il 5%, con Renault in calo del 10% a Parigi, Siemens dell’8,65% a Francoforte. Il Dax a metà mattina cede il 7,70%. Ribassi molti significativi anche per Amsterdam (-7,31%), Madrid (-6,4%), Parigi (-6,4%), Londra (-6,5%) e Zurigo (-5,40%). Anche Milano peggiora in sintonia con gli altri listini europei sull’onda di dati sull’economia britannica che hanno evidenziato una contrazione del pil superiore alle attese nel terzo trimestre. Il Mibtel cede il 5,42%. Intesa SanPaolo si conferma in coda al listino principale con una perdita del 10,6%. Pesanti anche Monte Paschi (-8,38%) e UniCredit (-7,82%).

Gb in recessione Ora c’è l’ufficializzazione dell’agenzia statistica: per la prima volta dal 1992 l’economia della Gran Bretagna è piombata in recessione tecnica. Nel terzo trimestre il pil del Regno ha accusato una nuova contrazione, lo 0,5 per cento rispetto al periodo precedente che a sua volta aveva segnato una flessione. In picchiata la Borsa di Londra e la sterlina.

Euro precipita Euro in picchiata. La moneta unica scivola sotto quota 1,26 dollari, passando di mano a 1,2593 dollari, dopo essere sceso fino a 1,2583, e tocca i minimi da sei anni nei confronti dello yen a 117,21.

Petrolio ai minimiIil petrolio accentua le perdite, in un mercato sempre più in balia della speculazione ribassista e del timore di un calo della domanda di riflesso alla crisi economica globale. A Londra il future dicembre sul Brent cede il 3,81% a 63,41 dollari, dopo un minimo toccato a 62,66. Sul circuito del Nymex l’analoga consegna di riferimento sul Wti perde il 3,71% a 65,32 dollari dopo un minimo di 64,65.

Asia male I mercati orientali hanno scontato l’ulteriore rafforzamento dello yen sul dollaro, che penalizza i grandi esportatori di auto ed elettronica, accusando anche i segnali di recessione provenienti dalla Corea, mentre i rendimenti dei titoli di stato sono ormai sui massimi. Segno evidente che la crisi finanziaria degli Usa si sta trasferendo velocemente a est, trasformandosi nell’area in crisi economica totale. Questi gli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie di Asia e Pacifico: Tokyo -9,60%, Hong Kong -4,66%, Shanghai -2,46%, Taiwan -3,19%, Seul -10,57%, Sidney -2,64%, Bombay -7,14%, Singapore -7,55%, Kuala Lumpur -3,38%, Bangkok -5,43%, Giakarta -6,59%.


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